lunedì 19 gennaio 2009

BikeMi - aggiornamento /2

(per i precedenti articoli vedi qui e qui)
L'altra sera dovevo uscire per un aperitivo un po' complicato, nel senso che non sapevo bene come e quando sarei tornato a casa. Non sapevo neppure se avrei bevuto o meno, e considerato il numero di pattuglioni che presidiano la nostra città io ormai la macchina non mi sogno più di prenderla.
Né volevo usare la mia bici, in quanto forse ci saremmo mossi con altre persone in auto, e tutto si sarebbe reso più complicato se avessi dovuto lasciare il mezzo a due ruote in giro per la città.
Insomma: decido di usare le mitiche bici di BikeMi, e così ho fatto.

Risparmio i particolari: sta di fatto che alle 2:30 di sabato mattina mi trovo in Piazza Oberdan pronto per tornare a casa, e scopro che la colonnina non funziona. Vado in Palestro, e scopro che le colonnine non funzionano. Ne deduco che l'intero sistema non funziona, e mi turbo.
A quel punto mi reco in Piazza San Babila e prima di prendere un tassì verifico che anche quella stazione è disattivata.

Oggi scrivo a BikeMi una mail di richiesta di chiarimenti e dopo poche decine di minuti mi viene inviata, con molta efficienza e cortesia questa mail:
Gentile Marco,
il servizio BikeMi è aperto dalle 07.00 alle 23.00, in questa fascia oraria è possibile prelevare e restituire una bicicletta in qualsiasi stazione.
Oltre l'orario di chiusura invece, sarà comunque possibile la restituzione della bicicletta ma non sarà possibile prelevarne un altra.
Ti confermiamo quindi che al momento ATM e il Comune di Milano non hanno previsto l‘apertura notturna del servizio, questa possibilità potrebbe essere da loro valutata nei prossimi mesi in considerazione del gradimento che riceverà il servizio BikeMi.
Prossimamente provvederemo a modificare la schermata che compare sul display delle stazioni dalle 23:00 alle 7:00, in effetti il messaggio non è corretto.
Ci scusiamo per quanto accaduto e cogliamo l'occasione per porgerti i nostri più cordiali saluti.

Ho tirato un saraccone e ho risposto con questa mail:
Gentili signori,
facendo seguito alla vostra risposta, vi confesso che non sapevo di
questa limitazione d'orario.
Fermo restando l'apprezzamento nei confronti di voi che mi avete
risposto con chiarezza e cortesia, lasciatemi dire, che mi sembra la
cosa più cretina che si possa immaginare. Qual è il motivo per cui un
genio ha pensato bene di far sì che un servizio che può egregiamente
sostituire il servizio di trasporto pubblico si fermi proprio nelle
ore in cui il servizio di trasporto pubblico non funziona?
Si trattasse di un qualcosa che richiede la presenza di personale
nelle ore notturne, capirei bene che il gioco non valesse la candela.
Ma esendo tutto automatizzato, come lo è, che diavolo di senso ha,
codesta limitazione? Oltretutto l'orario scelto, con il limite delle
ore 23, mi ricorda di quando in gioventù viaggiavo per ostelli della
gioventù in Germania, ed ero sottoposto a rigidissime angherie e
vivevo con il patema d'animo del tornare un minuto troppo tardi, e
conseguentemente dormire all'addiaccio.
Vi sarei molto grato se faceste presente al responsabile di questa
strana e bizzarra politica che c'è, ad esempio, gente che va al cinema
al secondo spettacolo e che potrebbe avere grande piacere a lasciare
l'automobile fuori della cerchia dei bastioni. Gente, più in
generale, che semplicemente cerca di usare la città, e di usarla non
solo nelle ore dedicate al lavoro bensì anche in quelle da dedicare a
sé stessi e al proprio otium.
Mi rendo conto che tutto ciò sia ben poco milanese, ma tant'è. Del
resto il nostro sindaco non ci ripete sempre che questa è una città
destinata a divenire europea?
Prendiamo allora esempio da Barcellona, che -come ho verificato ora-
avendo lo stesso medesimo sistema di Milano tiene aperto, almeno il
venerdì e il sabato, 24 ore su 24, e negli altri giorni della
settimana sospende solo dalle 24 alle 5.

Update
Ricevo -dopo un po', il che mi fa pensare che si siano rimpallati la cosa- questa mail un po' democristiana:
Marco comprendiamo le tue considerazioni.
Le tue contestazioni, come quelle di tutti i nostri interlocutori, saranno inoltrate alla nostra direzione.
Nella speranza di poterti fornire futuri aggiornamenti a riguardo ti porgiamo i nostri cordiali saluti.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Velib' à Paris disponibles 24h/24 et 7j/7.
Chissà perchè non mi stupisce l'illogica limitazione di orario del (dis)servizio milanese...

Daniele Waikiki ha detto...

Quoto quello che hai scritto:
"Si trattasse di un qualcosa che richiede la presenza di personale
nelle ore notturne, capirei bene che il gioco non valesse la candela.
Ma essendo tutto automatizzato, come lo è, che diavolo di senso ha,
codesta limitazione?"

Che io sappia, il servizio richiede comunque una certa presenza di personale che gira presso le stazioni per distribuire le biciclette e i posti liberi per il ri-aggancio...
Ok, se in una notte si preleva una sola bici, forse il furgoncino ClearChannel non esce... ma comunque qualcuno è lì ad aspettare...
Se poi si scopre che l'utilizzo è molto intenso, sicuramente sarà necessario del personale sempre disponibile durante la notte per qualsiasi esigenza (spostamento bici, assistenza, ripristino colonnine impallate, ecc...)
Con questo non vuol dire che non sia d'accordo nel fatto di prolungare l'orario anche nella fascia notturna, ma solo che capisco la "prudenza" che stanno avendo nell'avviare il servizio (orari, quantità di biciclette e postazioni), sperando invece che il prima possibili diventi un sistema veramente funzionante e a livello dei nostri fratelli europei!

m.fisk ha detto...

Certo, il servizio comporta il personale che va in giro nel corso della giornata a redistribuire le bici; ma mi sembra ovvio che tale attività non necessiti di essere svolta continuativamente 24/7.

 

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