venerdì 1 maggio 2009

Lezioni italo-americane - la bancarotta /1

Bancarotta: in questi giorni se n'è parlato assai, e nei prossimi giorni se ne parlerà ancora molto; per questo ho pensato di fare una cosa utile spiegandovi un po' di diritto fallimentare comparato: locuzione impegnativa per dire che racconterò come funzionano i fallimenti in Italia e come funzionano negli USA. All'esito di questa analisi capirete perché dovete rabbrividire ogni volta che sentirete dire "bancarotta" (anche nelle versioni "bancarotta assistita" o "bancarotta pilotata") per riferirsi alla procedura di Chapter 11 (o Chapter 7, o chapter 13, pur se di queste difficilmente sentirete o leggerete qualcosa).
Vi avverto fin d'ora che non sarà una cosa brevissima. Quello che mi propongo è anzitutto spiegare come funzionava il diritto fallimentare italiano prima delle recenti riforme del 2005-2007; successivamente passare al diritto fallimentare italiano oggi vigente, e infine analizzare gli istituti della disciplina di Bankruptcy USA.
Perché parlare del diritto fallimentare previgente, se non è più in vigore neppure da noi? Per due motivi: il primo, seppur meno importante, è che gli istituti basilari del Fallimento vero e proprio, a differenza del concordato Preventivo sono stati toccati solo relativamente dalla riforma (chiarisco il pensiero: sono stati toccati molto gli aspetti più tecnici, che non è certo il caso di affrontare qui); in secondo luogo perché il "vecchio" diritto fallimentare è quello che ancor oggi l'uomo della strada (colui che non si occupa ogni giorno di queste cose) ha in testa come modello. Modello confuso, dato che sono cose delle quali si sa abbastanza poco, ma vagamente conosciuto: parlare degli istituti nuovi senza aver prima esaminato quelli vecchi potrebbe ingenerare, credo, una notevole confusione.
Alcune note di stile: i termini tecnici, intesi come nomi propri, saranno indicati con la lettera maiuscola, e gli istituti di diritto USA rigorosamente in inglese.
Per il diritto italiano, potete trovare la Legge Fallimentare, nelle varie versioni succedutesi nel tempo, qui.
Per il diritto USA, va tenuto anzitutto presente che in base all'articolo 1 sezione 8 della Costituzione, la Bankruptcy è materia di competenza esclusiva federale, e quindi la normativa è emanata dal Congress of the United States (quelli che stanno a Washington D.C., insomma: non ad Albany o Sacramento), e la giurisdizione è pure esclusiva in capo alle U.S. Courts (vale a dire le corti federali e non quelle statali).
Nello specifico, per quanto riguarda la documentazione, un'ottima fonte didattica (salvo vogliate aspettare il bigino del sottoscritto, la cui pigrizia è tristemente nota) è il sito delle United States Bankruptcy Courts, molto chiaro e dettagliato: lo trovate a questo link. Per chi desiderasse accedere direttamente alle leggi, la normativa di riferimento è quella contenuta nel Title 11 dello U.S. Code (vale a dire la raccolta delle leggi federali). Se proprio ci tenete, lo trovate a questo link: tenete tuttavia presente che il modo di legiferare negli USA è profondamente diverso dal nostro: le leggi americane (che tecnicamente si chiamano Statutes) rispetto alle nostre sono incredibilmente più lunghe, analitiche, ripetitive e per certi versi barocche, tanto che un solo articolo può essere lungo pagine e pagine di una minuziosa e ai nostri occhi in fondo inutile elencazione delle più sottili casistiche (prendiamo ad esempio l'art. 524 o il -peraltro fondamentale- art. 362).
Se poi vi interessasse vedere come nello specifico si forma il procedimento di Bankruptcy davanti al giudice federale e leggere i documenti prodotti in un Chapter 11, trovate tutto (ma proprio tutto) pubblicato da Epiq Systems, che gestisce praticamente in via esclusiva questo servizio per i procedimenti più grandi: trovate ad esempio Chrysler, dove potrete via via veder arrivare tutti i singoli atti processuali; e se vi incuriosisce qualche procedura in stadio più avanzato, potete trovare Lehman Brothers o svagarvi tra gli 8610 documenti a tutt'oggi archiviati per Northwest Airlines Corporation: quella di Intrigo Internazionale.

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