lunedì 22 giugno 2009

Erezione, orgasmo, eiaculazione

Dato che ne ho parlato con alcuni colleghi, che avevano informazioni non esatte, vi racconto come stanno in verità le cose in merito agli argomenti che formano il titolo di questo post, come le ho apprese dalla viva voce di un mio amico che fa l'urologo in un'ospedale milanese di proprietà di una fondazione riconducibile a un prete il cui cognome richiama un ortaggio invernale utilizzato nella cucina lombarda, noto (l'ospedale) per la qualità delle cure e il gran numero di personaggi di primissimo piano che ivi vanno a farsi curare.
Mi scuserete se certe espressioni sono un po' approssimate, ma non avevo da prendere appunti.

L'atto sessuale maschile è scomponibile in tre processi: erezione, orgasmo, eiaculazione: tali processi sono fisiologicamente distinti e fanno capo a rami nervosi autonomi. Ciò implica che l'assenza di erezione per causa nervosa non influisca in alcun modo sulla capacità di avere orgasmi né su quella di eiaculare.
Nel caso dell'intervento di prostatectomia, cui si sottopongono coloro che soffrono di tumore alla prostata, fino a non molto tempo fa l'operazione comportava la distruzione dei nervi che comandano l'erezione, i quali passano di fianco alla prostata; e l'assenza della prostata in sé non consente l'eiaculazione: ne conseguiva una completa impotenza del soggetto operato.

Successivamente sono avvenute due cose molto importanti: anzitutto, si è sviluppata una tecnica operatoria, applicabile nella maggioranza dei casi di tumore diagnosticato tempestivamente, che consente di salvare i nervi dell'erezione nel 70-80% dei casi.
In secondo luogo, sono stati studiati dei ritrovati farmacologici che consentono di avere una erezione completa anche qualora i suddetti nervi fossero stati danneggiati. Non si tratta del Viagra, che agisce sulla circolazione ed ha l'effetto di sostenere l'erezione, e quindi non serve a nulla quando l'erezione proprio non c'è: si tratta, invece, di iniezioni locali di prostaglandine (un tempo si utilizzava la papaverina, ora non più) che agiscono in pochi minuti.
Il soggetto prostatectomizzato può così avere la sua bella erezione e, grazie ad essa, l'orgasmo: ovviamente non l'eiaculazione, mancando della prostata che è fondamentale per tale evento.
Le prostaglandine vengono somministrate mediante un'iniezione alla base del membro: si tratta di una pratica che sembra cruenta ma che viene fatta con siringhe tipo insulina, con aghi molto corti e sottili, ed è quasi indolore.

Questo è quanto: ognuno ne tragga le conseguenze del caso e sappia cosa dire alle cene eleganti quando il vicino, tra un'ostrica e un cannolicchio, cita gli articoli di Vittorio Feltri.

3 commenti:

Unknown ha detto...

vedi che feltri lo sta sputtanando! bell'amico.

Ipazia Sognatrice ha detto...

Io però vorrei dire una cosa: che senza erezione, nessuna te la dà, e quindi niente orgasmo.

Ovviamente, questo non vale per il sesso a pagamento. E per le gare d'appalto fra le lenzuola.

Ma tu davvero a cena parli degli articoli di Feltri????

:-)

m.fisk ha detto...

Talora non è possibile scegliere con chi andare a cena.
Talaltra si sbaglia nel deciderlo.

Comunque ho parlato di Feltri anche tra le lenzuola, in un'occasione: con una signora molto piacente che era appena andata da colui per fere un servizio (giornalistico, beninteso): e ci siamo fatti matte risate perché mentre lei lo riprendeva lui continuava a mettersi in modo da mostrare la pistola.

 

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