questo post è stato scritto prima della decisione della Corte Costituzionale. La Corte ha deciso e sono il primo a gioirne!
La mia conclusione, dopo aver letto la giurisprudenza della Corte Costituzionale sul Lodo Schifani (Sent. 24/2004), sui diritti della parte civile in caso di sospensione a tempo indefinito del processo penale (sent. 354/1996) e sull' uso distorto degli strumenti di difesa a fini dilatori (sent. 353/1996), è che la Corte Costituzionale non dovrebbe dichiarare l'illegittimità costituzionale del Lodo Alfano.
Lo dico adesso, dato che tra poco, a decisione avvenuta, sarebbe troppo semplice prendere posizione; e dico anche che è una conclusione umiliante, dato che il Lodo Alfano è una schifezza scritta ad personam e fatta ingoiare al parlamento; ma ciò non basta per renderlo incostituzionale.
Non è attraverso la Costituzione che si può definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Certo, ciò che è incostituzionale è anche necessariamente sbagliato, nel nostro ordinamento; ma non è detto il contrario, e questo è, a mio parere, uno di quei casi.
Il Lodo Alfano è stato costruito, con perizia, da chi sapeva che cosa stava facendo; e l'ha fatto bene.
Update (lo porto su dai commenti per chi leggesse ora)
.mau. fa notare nei commenti la disparità che si viene a creare con la posizione delgi imputati non immuni, tipo David Mills, i cui procedimenti continuano per la loro strada.
Secondo me questo era un problema con il Lodo Schifani, ma è è stato superato dal comma 6 del lodo Alfano, che esclude l'applicabilità dell'art. 75 c.3 c.p.p., consentendo alla parte civile di agire in sede civile per la tutela dei propri interessi patrimoniali.
Chi ci rimette quindi non è il privato, ma solo ("solo"!) la pretesa punitiva dello Stato, che non viene meno ma viene semplicemente rimandata. Se il rimandare a tempo indeterminato tale pretesa punitiva era ritenuto inammissibile dalla sent. 24/2004, il fatto che ora il rinvio sia a termine e non progabile può far ritenere che gli interessi siano reciprocamente contemperati.
A questo punto la questione è solo se cinque anni siano giusti o troppi: ma questo è un problema squisitamente di merito sul quale probabilmente i giudici costituzionali non se la sentiranno di intervenire.
Per quanto riguarda invece il fatto che taluno (Mills) possa essere condannato (o assolto) subito e talaltro condannato (o assolto) dopo, non si tratta di una violazione del principio di uguaglianza di fronte alla legge: siamo più o meno nello stesso caso in cui vi siano due omicidi, di cui l'uno riconosciuto temporaneamente incapace di partecipare al procedimento (art. 71 cpp): la posizione di questi viene stralciata e quella dell'altro prosegue.
mercoledì 7 ottobre 2009
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15 commenti:
la cosa che non mi torna (come non tornava agli avvocati di David Mills) è lo stralcio della posizione del singolo imputato vip.
@.mau. - Ho integrato il post con ulteriori considerazioni.
C'e' da crederti, viste le perizia e la precisione con cui affronti queste cose.
Ora però mi fa specie pensare che la discussione si sposterà sul referendum abrogativo del lodo già nei piani dell'Idv per la prossima primavera; e soprattutto che quello stesso non passerà per mancanza del quorum, lanciando così con forza non solo l'azione di governo, ma la figura stessa del Cavaliere. Mi pare una storia già scritta.
@Finleison: occhio che i giudici costituzionali sono cento volte più preparati di me, e soprattutto sono quindici: c'è sempre una certa alea nel giudizio, e tante volte certe argomentazioni decisive al singolo sfuggono.
Oltretutto i giudici costituzionali hanno anche ben presente l'effetto politico delle loro decisioni, e non possono prescinderne più di tanto anche quando cercano di tenersi nei profili del più stretto tecnicismo. Un po' come una famiglia Auditel, che quando decide di guardare o non guardare Santoro compie un sia pur minuscolo atto "politico".
Ti ringrazio per l'apprezzamento, ma io stesso non so quanti euri scommetterei sulla mia previsione, che pure ho fatto in buona fede e cercando -per quanto ci riesco- di dare un puro parere tecnico.
bocciato :D
serve una legge costituzionale
WOW! fortuna che non ci ho speso gli euri.
Si aprono delle giornate interessanti, ora. Aspettiamo gli eventi!!!
Confermo la fiducia... ma se permetti: GODO!
Comunque non avete capito un tubo, voi commentatori: era tutta scaramanzia ;-)))
Beh, Mfisk... meno male che non c'eri tu, fra i giudici... Comunque, Berlusconi non è un cretino... e ha sempre saputo come pararsi il culo. E il tuo come sempre ottimo post, anche se richiede un facile atto di fede nelle tue capacità, sembra mostrarlo.
Ora ti faccio una domanda. Ho letto su un giornale (Repubblica) che il verdetto della corte deve essere rivotato dai giudici in camera di consiglio. Questo può ribaltarne il giudizio, è una formalità?
Certo che mettere insieme l'articolo 3 e il 138 significa buttare i carichi, per la serie "non provateci una terza volta"!
@ipazia - non so proprio a cosa tu ti riferisca: la decisione ormai è presa. Hai il passaggio di Rep.?
Grazie comunque per l'atto di fede: comunque mi sono già (ri)cosparso di cenere.
Purtroppo non l'ho salvato... Vado a leggere fra leceneri. Grazie, ciao
L'ho trovato: 'Le motivazioni della sentenza. Si conosceranno solo tra qualche settimana, quando il giudice relatore, Franco Gallo, le avrà messe nero su bianco, per poi sottoporle nuovamente al voto dei giudici in camera di consiglio.'(http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-12/lodo-7ott/lodo-7ott.html)
Scusa se ti intaso i commenti.
Ok, allora si tratta della motivazione.
I giudici hanno già deciso, e la decisione quella è. Ora il giudice estensore deve scrivere la sentenza, spiegando come e perché la corte ha deciso in quel modo. La sentenza viene poi risottoposta al collegio, che deve approvare quanto scritto dall'estensore; in ogni caso il dispositivo quello è e non può mutare.
Quanto all'intesamento dei commenti, qui non si modera nulla e quindi non ci si affatica ;-)
Touchée... :-)
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