C'è questo articolo dello Scorfano che mi ha messo una profonda inquietudine (e non è una figura retorica: è proprio così).
Al primo momento, quando ho letto dell'esistenza di roba come le biopalle, mi sono detto "figata!"; poi, come lo Scorfano, mi sono posto il problema del peso della responsabilità di un piccolo universo, che mi è sembrato eccessivo per le mie spalle (sì, lo so, sembra che mi sia leccato un francobollo, ma credetemi: è così).
Questa storia mi ha ricordato sue racconti di fantascienza letti nella notte della mia adolescenza: chissà se qualcuno li conosce?
Nel primo, rammento che c'era un sottomarino affondato, con un carico di cibo in scatola e qualche pianta. I superstiti avevano creato un microcosmo nel quale producevano ossigeno tramite la fotosistesi, attivata dalle luci di lampadine azionate da un generatore a pedali. Via via i superstiti si erano riprodotti e ormai la popolazione del sottomarino era alla quarta o quinta generazione (c'era molto cibo, a bordo, costituita da poveri malformati con tutte lae malattie genetiche immaginabili. alla fine si salvavano, ma non rammento come.
Nel secondo racconto un narratore spiegava che tra una settimana ci sarà un professore seduto in poltrona che leggerà il giornale; una mosca gli ronzerà intorno e lo infastidirà, e a un certo punto il professore la ammazzerà e getterà nel fuoco. Il narratore dava anche conto dell'esistenza di un altro universo nel quale ci sarebbe stato il medesimo professore, la medesima poltrona e la medesima mosca, che avrebbe fatto la medesima fine. Per avventura l'altro universo è contenuto proprio in una delle zampe della mosca, un atomo delle quali è il sistema solare nel quale vive il secondo professore. Ovvio che nel secondo minuscolo sistema solare il tempo scorre a velocità infinitamente maggiore che nel primo, ma l'evoluzione dei due universi raggiungerà esattamente lo stesso momento nell'istante in cui la mosca sarà stata gettata nel fuoco. Il problema era che non non sappiamo in quale dei due universi ci troviamo da abitare.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Riesci a reperire i due racconti?
Soprattutto il primo, mi pare molto interessante...
Veramente io speravo che fosse qualche commentatore, a trovarli. Io devo averli letti durante l'adolescenza, e non ho la più pallida idea di chi fossero gli autori!
Posta un commento