martedì 17 febbraio 2009

Ora è tutto molto più semplice

Il Partito Democratico, come ricorderete, era nato con una "spiccata vocazione maggioritaria".
Poi, dopo la batosta delle elezioni politiche, è diventato il parito del 33%, quello che vota un italiano su tre.
Hanno fatto seguito alcune sconfitte e molti successi: la Summer School, il Circo Massimo, la vittoria in Trentino, la nascita della televisione, il formarsi del movimento dei gggiovani, l'elezione di Obama. Tutta roba che nasce dal confronto con gli elettori, come si vede. Specialmente per quanto riguarda le elezioni in Trentino Alto Adige, un grande successo con il candidato di Centro che ha sopravanzato quello del Centro-destra di ben 20 punti: ed è solo l'amara gelosia di Gasparri che gli ha fatto biascicare che in Trentino il candidato uscente aveva sì preso 20 punti in più, ma partiva con 30 punti di vantaggio!
Restava, tuttavia, quell'amarezza nel constatare che, anche se "L’Italia è un Paese migliore della destra che la governa." (cit.), gli italiani forse sono un po' meno simili all'Italia e un po' più alla destra che li governa: e difatti quel 33%, quell'italiano su tre, ogni tanto tendeva a nascondersi o perlomeno a distrarsi: a dimenticare a casa la tessera elettorale, come ad esempio in Abruzzo.

Ora è tutto molto più semplice: abbiamo capito che il Pd viene votato da un italiano su quattro, non un italiano su tre: in fondo la differenza tra tre e quattro è di un solo italiano, e cosa volete che conti un solo italiano?
Magari alle prossime europee si ammala anche. E se non si dovesse ammalare, vuoi mettere il successo, se raggiungono il 26%?

2 commenti:

.mau. ha detto...

26%? che film di fantascienza hai visto? al massimo il 23%.

m.fisk ha detto...

Lo so, ho letto troppi Urania da piccolo.

 

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