mercoledì 28 ottobre 2009

Di navi, d'aerei e di razzi /1

Qualche giorno fa avevo iniziato un post con una parte di questo titolo, e poi avevo parlato d'altro. Essendo mercoledì riprendo l'argomento.
Mercoledì perché, in virtù di non so bene quale strana congiunzione astrale, non solo mi hanno iscritto a un corso di inglese legale, ma sono stato addirittura inserito nella classe advanced, il che vuol dire che c'è un'avvocata americana che il mercoledì ci fa lezioni accademiche sulla contract law e ci fa stilare pareri legali e bozze di contratti. Il tutto ovviamente in lingua, e chi sgarra lasciandosi scappare una parola in italiano fa la fine di Fantozzi che cerca di mangiare con le mani.

I casi nel diritto anglo-americano sono molto più divertenti di quelli di diritto continentale: ciò è dovuto a una serie di fattori, i principali dei quali sono: la risalenza della common law, che ha otto-nove secoli alle spalle contro i due secoli scarsi del nostro diritto codificato; e i criteri di interpretazione che si usano colà, dove l'applicazione letterale delle norme e delle pattuizioni è la regola: il che dà luogo a curiosi contenziosi su questioni che da noi sarebbero state liquidate dal giudice con una condanna per lite temeraria.
Il primo parere che ho dovuto scrivere era un adattamento di un caso classico del diritto americano. Ci sono due amici che decidono di passare una serata insieme: vanno in un bar, poi in un altro, poi in un altro ancora, e così via. Verso il decimo bar, uno dei due, Alfred, comincia a banfare sul suo nuovo impianto stereo hi-fi iperamplificato TV 85 pollici etc. etc. etc. (nel caso originale si trattava di una goletta, e i bar erano taverne).
A un certo punto l'altro amico, Bob, prende un tovagliolino e ci scrive sopra «vendo a Bob il mio supermegaimpianto hi-fi per 5 dollari»; e lo passa ad Al il quale, ubriaco com'è, lo firma.
Il giorno dopo Al si sveglia con un tremendo mal di testa e la consapevolezza di aver fatto qualcosa, senza avere la minima idea di cosa possa essere. Il giorno dopo ancora, Bob si presenta alla porta di Al con cinque dollari in mano, e pretende di ritirare la merce.

2 commenti:

Giacomo Cariello ha detto...

P.S.: Solo negli USA Al e Bob sarebbero amici :-)

m.fisk ha detto...

E difatti smisero di esserlo!

 

legalese
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