mercoledì 23 settembre 2009

Lost in translation /2

La mia professoressa di Inglese 2, ai tempi in cui imparavo faticosamente l'idioma nei corsi serali di Scienze Politiche, spiegava che per la prova d'esame (traduzione dall'inglese all'italiano) avrebbe messo a disposizione il vocabolario, ma d'italiano!
Qualche tempo dopo ho cominciato a capire il perché, leggendo certe castronerie scritte da persone che magari l'inglese lo sapevano comprendere meglio di me, ma dimostravano di avere una conoscenza pari a zero della propria lingua madre, e di conseguenza non riuscivano a esprimere i più banali concetti del testo straniero.

Il problema certo non tange i traduttori di West Wing: un gruppo di elboniani che non conoscendo né la lingua di partenza né quella di arrivo hanno sparato una ridda di parole a caso, e per puro culo sono riusciti a dar loro un senso compiuto.
Certo, il loro capocapanna sarà stato contento quando, arrancando nella mota, il drudo di turno gli avrà portato la traduzione di S02E16 (Somebody's going to Emergency, Somebody's going to Jail) facendogli notare, tronfio, di non essere caduto nel tranello del falso amico pardon, che un linguista meno scaltro avrebbe impropriamente trasformato in perdono, no!
Il bravo Elboniano*, andatosi a prendere un vocabolario e confrontatosi con il lontano cugino ***, l'assessore trezzanese di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, ha pensato bene di usare il termine "indulto".
Ora, lo sanno anche i sassi che i Re concedono le grazie, e che tale privilegio sovrano spetta nelle repubbliche ai Presidenti. Ma senza voler andare così lontano, converrete che, d'istinto, il primo sostantivo che viene in mente a un qualsiasi cretino, con riferimento all'atto del graziare qualcuno è "grazia", non certo "amnistia" né "indulto". Bisogna quindi pensarci su con molta attenzione, per sbagliarsi.
Si vede che una volta deciso di sbagliarsi, l'Elboniano si è detto: -"fatto 30, facciamo 31", e quindi dei due termini rimanenti ha scelto "indulto". Che non ha il minimo senso, dato che il graziando, nella finzione del telefilm, era morto una cinquantina d'anni addietro, e quindi in galera non poteva più starci, per evidenti ragioni. Fosse stato italiano, il traduttore avrebbe saputo dalle reminiscenze di educazione civica delle elementari che l'indulto estingue la pena mentre l'amnistia estingue il reato; e che ad un morto l'estinguere la pena non può servire a una fava, a differenza dell'estinzione del reato, che smacchia l'onta della condanna. Ma l'elboniano no, testardo, ha deciso di far l'Elboniano fino in fondo.

Qualche tempo prima suo cognato era stato incaricato di tradurre S01E20 (Mandatory Minimum): letteralmente "minimo obbligatorio". Il cognato, furbo anch'esso come un cervo, si dev'essere messo nei panni del poco smaliziato spettatore italiano quarantenne, nel quale la parola "minimo" nuda e cruda avrebbe evocato la vite zigrinata di regolazione del carburatore del Ciao (del Garelli quattro marce per i più abbienti): e ha deciso di specificargli di che cosa si stesse trattando rititolando "il minimo della pena".
E così, in tutto l'episodio sentiamo dire che applicare "il minimo della pena" per i consumatori di crack è razzista perché la maggior parte di essi sono neri, mentre i consumatori di cocaina sono bianchi.
E io stavo lì ad arrovellarmi: perché il presidente di WW, per chi non lo sapesse, non è mica abbronzato: né lo è alcun membro dello staff: e allora di che diavolo di razzismo stiamo a parlare, se si parla di applicare il minimo della pena alla droga consumata dai neri e non a quella consumata dai bianchi?
Fortunatamente in rete si trovano le trascrizioni delle puntate, e così vengo a scoprire che nel testo in realtà si parlava di pena minima obbligatoria, non di minimo della pena: che sono espressioni che sembrano simili solo ad un evisceratore di polli al termine di una dura giornata di lavoro**.
Vale comunque la pena, tutto ciò: perché finisce che alcune puntate me le vedo due volte: la prima senza capire una mazza, e la seconda capendola.

* trattasi di maiuscola da superfetazione, casomai qualcuno volesse eccepire
** se non avete idea di come sia la giornata di lavoro di un evisceratore di polli, non avete idea di cosa sia un lavoro duro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che robe sono le sigle S01E20?

ciao
nicola.

m.fisk ha detto...

roba da appassionati (Serie 01, Episodio 20)

 

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