mercoledì 30 settembre 2009

Susanna Petruni

Io so che mi alienerò le simpatie di 18 dei miei 19 lettori, ma dato che ogni giorno c'è un tot di gente che arriva qui cercando su Liquida o Google "Susanna Petruni", e cade su questa pagina qui di contumelie, dove la Petruni è appena appena citata, devo farvi una confessione.
Io non so se la Petruni, che a quanto pare era in corsa per diventare direttrice di RaiDue, abbia santi in paradiso, sia l'amante di qualcuno o straraccomandata: possibile, forse anche probabile, ma non mi azzardo a dirlo perché proprio non ne ho idea.
Da molto tempo poi non vedo il TG1 e quindi non l'ho mai vista all'opera, e non posso farmene un giudizio; so per certo invece che non è a lei che va attribuito il famosissimo pezzo sugli ascolti del TG1 in occasione del terremoto: ben altre sono le responsabilità, a partire da quel santino infilzato del direttore.

Sta di fatto che il 16 agosto (pioveva a dirotto, in montagna) mi sono messo alla TV a vedere il Palio dell'Assunta. Non lo guardo mai, il Palio: ma avevo appena finito di leggere il Palio delle Contrade morte, di Fruttero e Lucentini, che mi aveva introdotto nell'atmosfera della corsa senese.
Ho scoperto che Susanna Petruni, che oltretutto è anche una bella donna*, presenta sempre, immancabilmente, il Palio e, udite udite, ho scoperto pure che lo sa fare.
In quell'occasione la mossa è stata lunghissima: forse quasi un'ora; e tuttavia lei e i suoi ospiti sono riusciti a non farmi annoiare e a farmi godere tutte le fasi; comprendendole per di più.
Ecco: così se qualcuno di nuova cercherà il suo nome e atterrerà qui, magari riuscirà a trovare qualcosa che rispecchi meglio il mio pensiero.

* sì, lo so che questo inciso non c'entra nulla, ma non sapevo dove metterlo

7 commenti:

dago ha detto...

Bello Il Palio delle Contrade Morte. L'ho letto mille anni fa e ne ho ancora in bocca il sapore.

.mau. ha detto...

Ho scoperto che Susanna Petruni, presenta sempre, immancabilmente, il Palio

Giusto perché Frajese è morto...

che oltretutto è anche una bella donna

Lo sappiamo che questi argomenti ti sono sempre interessati :-P

m.fisk ha detto...

Mi conosci proprio bene, in effetti.

Giusto perché Frajese è morto...
Un altro a cui le belle donne interessavano!
Dev'esserci una qualche atmosfera, in quel Palio.

Anonimo ha detto...

Forse sono stati Bianchini e Ravel a non farti annoiare.
Comprendere realmente cosa sia il Palio è impresa ardua e quasi impossibile per i non senesi.
Tantopiù guardando solo la corsa in TV.
In 10 anni di vita a Siena, ad ogni Palio mi stupisco ancora.

Se poi tocchiamo il tema degli apprezzamenti estetici e volete un punto di vista femminile, il Bianchini - pur non più nel fulgore degli anni - ha sempre il suo fascino.
La Petruni dal vivo non è poi male, ma per me è fatta un po' troppo a "piroscafo".

Silvia

m.fisk ha detto...

E difatti la curiosità mi è venuta solo dopo la lettura del libro: non avevo mai visto la corsa in televisione ritenendola un enorme scuotimento di attributi maschili. F&L, raccontando il prima, il dopo e il durante, me l'hanno fatta vedere sotto tutt'altro aspetto.
Del Bianchini non dico, ché non so. La Petruni mi ha stupito perché appariva come una donna anziché un manichino ceronato, quel che sembra al TG (poi oggi ho letto che ha fatto un altro duetto con Berlusconi, pensa un po' che tempismo, il mio; ecco perché arrivavano così tanti da google!).
Il concetto di "piroscafo" mi è un po' oscuro: decodifichi?

Anonimo ha detto...

Specifico alcuni punti:
1)Non sono arrivata qui ora e per caso (seguo Il Codogno da un po'...)
2)La Petruni è dotata di attributi anteriori e posteriori che attirano molto l'attenzione maschile (e non solo)
3)Il libro di F&L, letto proprio di recente prima del Palio dell'Assunta, mi ha deluso un po': l'atmosfera delle 96 ore del Palio è indescrivibile, così come tutti gli eventi e le polemiche post-palio (SPQS, dove S sta per Senesi)
Silvia

m.fisk ha detto...

Apprezzo le precisazioni e sul punto 3 specifico a mia volta che certo, posso ben capire che per un senese (e pure per un senese d'adozione) il libro sia poco più che uno sfocato bigino; però al cittadino medio, quello per il quale la cinta è quella che si usa per tener su i pantaloni, dà una bella spennellata d'atmosfera.
Non è certo il miglior libro della coppia, intendiamoci, ma ha un suo perché. Magari un giorno parliamo di Venezia e dell'Amante senza fissa dimora.

Il Bianchini, che citi, era quello anziano o quello di mezz'età?

Ps: benvenuta, comunque.

 

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