lunedì 2 febbraio 2009

Stampa

Chi segue queste brevi note sa che io ho un rapporto un po' conflittuale con la stampa e i giornalisti*.
Fin da piccolino, peraltro, ho sempre vissuto nella convinzione che La Stampa, quella dell'Avvocato, fosse un giornale serio. Dell'Avvocato, certo, e torinese: per cui non ho mai sentito il bisogno di leggerla per confermare tale mio sentito dire.
Ho iniziato a compulsarla sul web quando ho scoperto (grazie .mau.!) che i torinesi veri la chiamano La Busiarda, il che non depone molto a suo favore ma mi ha incuriosito.

Poi ho scoperto le gallerie fotografiche. In questo preciso momento il paludato giornale propone queste po' po' di gallerie:

Per quanto sia questo un campo in cui ciascuno ha le sue opinioni, penso di poter affermare senza troppo sforzo che il quotidiano fondato nel 1867 con il nome di Gazzetta Piemontese non sta cercando di far concorrenza a Insieme sul Due o La Vita in Diretta, fondamentali appuntamenti di approfondimento per fruire dei quali i possessori di apparecchi atti alla ricezione di radiodiffusioni pagano il canone Rai.
No, la mia impressione è che La Stampa si stia proponendo di seguire il modello de Le Ore, che partì come rotocalco di attualità e approfondimento per finire negli spogliatoi delle palestre liceali, come molti di noi ben sanno.

*dovrei peraltro dar conto, uno di questi giorni, di un'interessantissima conversazione avuta nottetempo con due giornalisti, di quelli veri, che mi introdussero nei segreti della professione e del come e perché il loro mondo stia andando a rotoli e loro siano i primi a dolersene

2 commenti:

.mau. ha detto...

Beh, non vedo una gran differenza con la Colonna Infame a destra su repubblica.it.

Mog ha detto...

Anche a Roma, da sempre, o quantomeno da quando ero piccola io, Il Messaggero si chiama Il Menzognero.

 

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