martedì 8 settembre 2009

There's a sucker born every minute

E' da ieri che mi sto dannando per riparare una sciocchezza fatta da un collega. Anzi: dato che la sciocchezza non è riparabile, mi danno per rappresentare correttamente tutto ciò che è accaduto e far sì che le responsabilità ricadano su chi ha commesso la sciocchezza e non sul mio culo.
Datemi fiducia e tenete per buono il fatto che io sia totalmente privo di colpa: tanto non siete voi che dovete giudicare e quindi potete accettare l'assunto; date pure per accettato il fatto che io non farei mai ricadere su un collega colpe che egli non ha, e anzi tendo a fare di tutto per scusare e giustificare, non tanto per carità cristiana quanto per l'elementare principio che oggi tocca a te ma domani toccherà a me, e se ti faccio un torto o una scortesia la riparerò con gli interessi.
Tenete infine conto del fatto che la persona in questione è *molto* più alta in grado rispetto a me, seppur in un'altra linea gerarchica, e quindi non è che io debba esercitare un'autorità punitiva bensì solo spiegare cos'è accaduto.
Resta il fatto che c'è sul piatto questa cazzata galattica. E mi sono reso conto che se si fosse trattato solo di una sciocchezzuola, avrei potuto spiegarla in una mezza paginetta, senza troppi problemi; mentre una cazzata di tale livello è così enorme che da due giorni sto cercando di trovare un modo per raccontarla senza che ciò sembri un pararsi il culo.
Tali e tante sono le pezze d'appoggio che dimostrano l'incompetenza e la superficialità del collega megadirigente che il solo enumerarle sembra una excusatio non petita: come colui che al commissario (si tratti di un romanzo di Olivieri o di Fruttero e Lucentini) presenti lo scontrino dell'ingresso in stazione o della consumazione al bar, religiosamente tenuto nel portafoglio.
Mi accorgo che più metto in evidenza le prove a carico, più sembra che lo faccia per qualche recondito motivo: come se la mia totale estraneità avesse, in sé, qualcosa di sospetto.
E tutto ciò perché, credo, si può accettare che un personaggio così in alto sia in malafede, o distratto, incompetente o perfino disonesto; ma non è proprio concepibile che sia, come purtroppo è, un perfetto idiota.

6 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
m.fisk ha detto...

Abita anche lui su un lago, perdipiù.

Zu ha detto...

(lo scontrino dell'ingresso in stazione come Carlo Delle Piane con Tognazzi)

m.fisk ha detto...

@Zu
Già: è proprio il riferimento a Olivieri (anch'io ho visto il film ier sera)

Giacomo Cariello ha detto...

Beato te che devi scaricare delle colpe. Non è peggio quando, pur incolpevoli, si è costretti a "salvare" il culo ai colpevoli per non patirne le nefaste conseguenze?

Anonimo ha detto...

good start

 

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