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Sembra che il titolista del Corriere della Sera abbia ancora dei problemi a ragionare in Euro anziché in Lire.
άσπρα μούρα, μαύρα μούρα, είσαι μια παλιοχαμούρα
Præcipimus tibi quod corpus Walteri Earl militis in prisona nostra sub custodia tua detentum, ut dicitur, una cum causa detentionis suæ, quocumque nomine praedictus Walterus censeatur in eadem, Habeas corpus ad subjiciendum et recipiendum ea quae curia nostra de eo ad tunc et ibidem ordinare constingant in hac parte, et haec nullatenus omittas periculo incumbendo: et habeas ibi hoc breveE' questo il writ of Habeas corpus [ad subjiciendum]; la forma più comune del writ, che poteva anche avere sfumature diverse quali: habeas corpus ad respondenum, ad testicficandum, ad satisfaciendum, ad prosquendum, and ad faciendum et recipiendum, ad deliberandum at recipiendum.
In verità il loro numero appare molto più basso dei quasi 1.300 morti [...] I morti potrebbero essere non più di 500 o 600Dormirò sereno, dandomi del pirla per essermi indignato un pochino, quando i morti avevano superato il migliaio; ora per fortuna tutto torna nel rassicurante alveo della normalità.
Gentile Marco,
il servizio BikeMi è aperto dalle 07.00 alle 23.00, in questa fascia oraria è possibile prelevare e restituire una bicicletta in qualsiasi stazione.
Oltre l'orario di chiusura invece, sarà comunque possibile la restituzione della bicicletta ma non sarà possibile prelevarne un altra.
Ti confermiamo quindi che al momento ATM e il Comune di Milano non hanno previsto l‘apertura notturna del servizio, questa possibilità potrebbe essere da loro valutata nei prossimi mesi in considerazione del gradimento che riceverà il servizio BikeMi.
Prossimamente provvederemo a modificare la schermata che compare sul display delle stazioni dalle 23:00 alle 7:00, in effetti il messaggio non è corretto.
Ci scusiamo per quanto accaduto e cogliamo l'occasione per porgerti i nostri più cordiali saluti.
Gentili signori,
facendo seguito alla vostra risposta, vi confesso che non sapevo di
questa limitazione d'orario.
Fermo restando l'apprezzamento nei confronti di voi che mi avete
risposto con chiarezza e cortesia, lasciatemi dire, che mi sembra la
cosa più cretina che si possa immaginare. Qual è il motivo per cui un
genio ha pensato bene di far sì che un servizio che può egregiamente
sostituire il servizio di trasporto pubblico si fermi proprio nelle
ore in cui il servizio di trasporto pubblico non funziona?
Si trattasse di un qualcosa che richiede la presenza di personale
nelle ore notturne, capirei bene che il gioco non valesse la candela.
Ma esendo tutto automatizzato, come lo è, che diavolo di senso ha,
codesta limitazione? Oltretutto l'orario scelto, con il limite delle
ore 23, mi ricorda di quando in gioventù viaggiavo per ostelli della
gioventù in Germania, ed ero sottoposto a rigidissime angherie e
vivevo con il patema d'animo del tornare un minuto troppo tardi, e
conseguentemente dormire all'addiaccio.
Vi sarei molto grato se faceste presente al responsabile di questa
strana e bizzarra politica che c'è, ad esempio, gente che va al cinema
al secondo spettacolo e che potrebbe avere grande piacere a lasciare
l'automobile fuori della cerchia dei bastioni. Gente, più in
generale, che semplicemente cerca di usare la città, e di usarla non
solo nelle ore dedicate al lavoro bensì anche in quelle da dedicare a
sé stessi e al proprio otium.
Mi rendo conto che tutto ciò sia ben poco milanese, ma tant'è. Del
resto il nostro sindaco non ci ripete sempre che questa è una città
destinata a divenire europea?
Prendiamo allora esempio da Barcellona, che -come ho verificato ora-
avendo lo stesso medesimo sistema di Milano tiene aperto, almeno il
venerdì e il sabato, 24 ore su 24, e negli altri giorni della
settimana sospende solo dalle 24 alle 5.
Marco comprendiamo le tue considerazioni.
Le tue contestazioni, come quelle di tutti i nostri interlocutori, saranno inoltrate alla nostra direzione.
Nella speranza di poterti fornire futuri aggiornamenti a riguardo ti porgiamo i nostri cordiali saluti.
tutelare i diritti civili dei milioni di cittadini (in aumento) che non appartengono a una religione: la loro è senza dubbio la visione del mondo più diffusa dopo quella cattolica, ma godono di pochissima visibilità e subiscono concrete discriminazioni;
difendere e affermare la laicità dello Stato: un principio costituzionale messo seriamente a rischio dall’ingerenza ecclesiastica, che non trova più alcuna opposizione da parte del mondo politico;
L’aggettivo “razionalisti”, riferito sia agli atei sia agli agnostici, intende esprimere la scelta dell’approccio razionale e dell’esercizio del ragionamento a-fideistico quali principî fondanti la ricerca e l’elaborazione.
A partire dal 1° gennaio 2009, le banche che offrono alla clientela mutui garantiti da ipoteca per l'acquisto dell'abitazione principale devono assicurare ai medesimi clienti la possibilità di stipulare tali contratti a tasso variabile indicizzato al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale della Banca centrale europea. Il tasso complessivo applicato in tali contratti e' in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazione offerte.Il che è già ben comprensibile, ma può essere banalizzato ancor di più dicendo: se il tasso BCE è più basso dell'Euribor, lo spread applicato è necessariamente più alto.
Lo slogan è ben diverso da quello inglese, che recita: “There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life”. In italiano manca il “probabilmente”, che fa un mondo di differenza in termini teorici, pratici e metodologici.
Messa così sembra proselitismo, in uno stile indistinguibile da quello di certe réclame cattoliche o dei testimoni di geova. E sembra spocchioso e saccente; mentre io non ci tengo a convincere nessuno che dio non esiste, perché non è questo il punto.
Messa così è una contrapposizione sterile tra “dio non esiste” e “dio esiste”, dogmatismo puro da ambo le parti che non sposta di una virgola le convinzioni personali di nessuno. Come io non sono toccata minimamente dai proclami papali per cui dio c’è e ci ama e amiamolo o andremo all’inferno (ed è così perché è così e basta), analogamente non riesco a immaginarmi un credente che legge questa roba sul bus e risponde qualcosa di diverso da: “E invece secondo me esiste”.
Dunque, lo stato dell'arte è questo. Tutti i documenti d'indagine della giustizia italiana finiranno presto in un unico canestro. I procuratori, responsabili delle indagini, non saranno in grado di garantire la sicurezza delle informazioni raccolte. L'archivio della "cancelleria virtuale" sarà nella disponibilità delle forze di polizia, e quindi del governo che gestirà il sistema attraverso una società privata (altra minaccia, se si ricordano i traffici spionistici della Telecom di Marco Tronchetti Provera). Quel che è peggio, anche Cosa Nostra potrà ficcarci il naso, pagando il dovuto. Voi dite che stiamo messi bene?
Arrivato in redazione - metropolitana più bus, più due passi sotto la neve, venticinque minuti; in auto, nei giorni di sole, col traffico ne impiego trenta - il vostro cronista ha letto i proclami dei partiti d’opposizione, che accusano il governo cittadino di non aver saputo fronteggiare la Grande Tragedia. Ogni opposizione, in consonanza con i cittadini scontenti, attribuisce ad ogni governo maligni poteri sciamanici, tipo far piovere («Piove, governo ladro») o nevicare («Nevica, governo ladro»); e giustamente impallina il sindaco che non ha chiuso le scuole. Quando le chiuse, in occasione di un’altra nevicata che poi risultò una nevicata della mutua, lo impallinarono perché le aveva chiuse. Purtroppo per i sindaci, il tempo fa quello che vuole, e se ne frega delle ragioni della politica; e delle speranze degli studenti.
...molti genitori si lamentano per la decisione di lasciare aperte le scuole. «Ho appena ricevuto un sms da mio figlio che è riuscito a raggiungere la sua scuola (via Tonale) - scrive Giovanni - sono presenti in 5 su 25! Strade impraticabili, i mezzi di superficie tra poco saranno bloccati. Prsemetto: sono un elettore di centrodestra, ma disapprovo la malsana idea di non chiudere le scuole (viste le previsioni). Scommessa sui titoli a breve dei giornali: caos a Milano!». «Alla elementare di mia figlia rimandavano a casa i bambini anche perché Milano Ristorazione non garantiva il pasto», scrive Paola.Ovviamente (ma forse mica tanto, per chi scrive di professione), se le scuole fossero rimaste chiuse ci sarebbero state altrettante lamentele da parte di genitori costretti a restare a casa anziché andare al lavoro in quanto impossibilitati a lasciare i figli a casa da soli.