martedì 21 aprile 2009

Buone notizie (BikeMi)

Mi ha scritto BikeMi, dicendomi che durante il Salone del mobile l'orario di apertura del servizio verrà prolungato dalle 23 alle 2 di notte.
E' una buona notizia in quanto qualcosa si muove, e sicuramente l'esito della sperimentazione avrà influenza sull'eventuale decisione di estendere l'orario notturno, in futuro (perlomeno nei week-end).
Resta il problema di chi pagherà tutto ciò: ancora ClearChannel non mi sembra abbia potuto installare nessuna "speciale", e quindi -per quanto ne ho capito- sta gestendo i costi d'esercizio in conto delle penali che incasserà dal Comune.
L'estensione notturna del servizio dovrebbe essere oggetto di una ulteriore convenzione con il comune stesso, ma mi sembra difficile che le trattative possano avanzare finché almeno l'oggetto dei contratti di base (la concessione degli spazi publicitari, per l'appunto) non sarà onorato.
Salvo che ClearChannel abbia fatto i suoi conti e visto che forse forse potrebbe convenire essere pagata in conto penali anziché dover piazzare le speciali alla clientela, compito tanto più difficile considerata la crisi economica.
Arriveremmo così -è fantapolitica, ma la butto lì comunque- a gestire il servizio a carico della fiscalità generale, vale a dire esattamente quanto propugnavo cinque mesi fa, sulla base del fatto che il bike sharing fa bene alla città e ai cittadini che la vivono. Il problema è che a carico della fiscalità generale ci sarebbero non solo i costi vivi, ma anche i profitti di ClearChannel: un po' la dinamica che abbiamo visto per gli USA, dove i contribuenti americani pagano per salvare AIG che fa fare profitti a Goldman Sachs.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Provo a fare un riassunto, che mi sembra che ci siano dei sottointesi, come se avessi perso una puntata: ClearChannel, concessionaria di pubblicità, ha fatto un accordo col Comune per la pubblicità sulle bikemi e ancora non ha potuto installare nessuna pubblicità (la "speciale"?), e quindi "sta gestendo i costi d'esercizio in conto delle penali che incasserà dal Comune." (Vuol dire che bikemi lo gestisce ClearChannel? Ma non era ATM? E che CC incasserà delle penali dal Comune? Ma perché? Ma cosa o chi le impedisce di installare la pubblicità sulle Bikemi? Il Comune? Qui vado in confusione! Aiuto!!)

Provo a rileggere il post più tardi, che magari mi sveglio. :-)

ciao
nicola.

m.fisk ha detto...

Seguendo questo link dovresti trovare qualche risposta ai tuoi dubbi.
Se hai tempo e voglia, puoi guardare anche qui.

Anonimo ha detto...

Ancora non ho capito cosa sia sta "speciale" (la bici o la pubblicità sulla bici o altro?), ma conto di arrivarci entro fine giornata. :-)

Ho capito questo: con una serie di giro dell'oca (io do dei soldi a te, che tu li dai a lui che lui li dà all'altro che poi io ci faccio la pubblicità e che però io te la devo autorizzare ma non ci riesco e allora ti chiedo le penali) una cosa che poteva costare 10 ne costerà 100 e *forse* poi andrà tutto in vacca.

Per fa funzionare la cosa bisognerebbe *obbligare* questi geni del marketting/finanza/management/politca (Sindaco, capo di ClearChannel, Soci e Amici) ad utilizzare BikeMi per i loro spostamenti milanesi. Giorni di pioggia compresi. Nel giro di un anno avremmo a Milano solo strade in discesa e al coperto. :-)

ciao
nicola.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo: grazie di tutto!

ciao
nicola.

 

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