giovedì 2 aprile 2009

Giusto una precisazione

A proposito della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge sulla fecondazione assistita, leggo:
"I sostenitori del Far West della provetta hanno poco da cantare vittoria - dice il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano - rispetto alle previsioni della vigilia, che lasciavano immaginare la demolizione della legge 40, la Consulta ha bocciato le ipotetiche censure sul divieto di crioconservazione e sul divieto di riduzione embrionale, accogliendo soltanto quella relativa al limite dei tre embrioni per l'impianto"

Non è così, caro sottosegretario. La Corte Costituzionale non ha statuito che il divieto di crioconservazione e il divieto di riduzione embrionale sono costituzionalmente legittimi: quello che ha statuito è che si tratta di temi inammissibili per difetto di rilevanza nel giudizio principale.
Spiego cosa ciò significhi in parole povere e comprensibili anche a Lei (che pure è un magistrato, e quindi qualcosa dovrebbe saperne, di Diritto costituzionale).
La Corte Costituzionale si pronuncia solo su ciò che serve a decidere la causa principale: quella in occasione della quale il giudice ha ritenuto di dover applicare delle norme sulle quali vi è un dubbio di legittimità costituzionale.
Prima di decidere se una norma sia o meno costituzionale, la Corte esamina se la sua decisione sarebbe o meno rilevante nel giudizio principale. Se non vi è tale rilevanza, la Corte non decide sulla costituzionalità della norma.
E, badi: non decide significa "non decide"; che è cosa diversa da "decide che va bene".
La Corte ha evidentemente ritenuto che con la dichiarazione di illegittimità parziale del comma 2 dell'art. 14 la causa principale potesse essere decisa; e pertanto non si è pronunciata sul resto. Resto che, ma questa è un'opinione personale, fa schifo tanto quanto quello che è stato ora abrogato.

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legalese
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