Non prendetemi per uno sciacallo dei sentimenti, e sappiate che mi rendo conto che si tratta di un argomento impopolare.
Lasciatemi lanciare una preghiera affinché non si pensi di ricostruire l'Abruzzo con i 400 milioni del referendum.
Guardate, io ci sto anche, ad accorpare le elezioni con i referenda e mandare i soldi in Abruzzo.
Purché tutti coloro che vanno a votare debbano prima pagare i 3,15 euri che secondo lavoce.info sarebbero costati loro per il proprio tempo perso. Purché le madri dei bimbi delle elementari versino agli abruzzesi quanto avrebbero dovuto spendere di tata. Purché gli imprenditori versino la quota della maggior ricchezza prodotta.
A queste condizioni, ci sto e mi impegno fin d'ora a votare e pagare.
martedì 7 aprile 2009
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