mercoledì 15 aprile 2009

Esercizi di democrazia

Con tutto il fatto che non sopporto Santoro e, pur non avendola vista, sono propenso a credere che la puntata di AnnoZero sul terremoto non sia stata un modello di informazione equilibrata, trovo che sia semplicemente ridicolo pretendere un riequilibrio informativo da parte di una RAI che da ormai dieci giorni spende metà del palinsesto a farci vedere quanto brava sia la Protezione civile, efficiente il Governo e generosi i parlamentari.
Non molto tempo fa mi lagnavo del fatto che fosse un po' assurdo, a 24 ore di distanza dal sisma, lamentarsi della carenza di bagni chimici e di pasti caldi; ma ciò non vuol dire che mi beva la storia che tutto va bene madama la Marchesa, intendiamoci.

Quello che imputo a Santoro (e, ripeto, lo dico in generale, ché la trasmissione non l'ho vista) è che il suo atteggiamento di rabbiosa faziosità riesce a sputtanare qualunque causa, anche la più giusta.
A differenza di Vespa, apparentemente equidistante ma in effetti sempre insinuante e tendenzioso, e di Fede, che fa della partigianeria un elemento di comicità rendendosi simpatico (o quantomeno ridicolo) anche all'avversario politico, Santoro, con quell'espressione accigliata e l'eloquio alla Saint-Just riesce, ogni volta ho la sventura di guardarlo, a farmi odiare qualunque causa egli propugni. E nel 90% delle volte le cause che lui propugna sono anche le mie, di cause.

Ciò detto, avere un contraltare alle truppe cammellate dei vari TG che mostrano presidenti pompieri e governanti pietosi (nel senso di pietas, biricchini!) sarebbe doveroso, e a Santoro -in mancanza d'altri- andrebbe fatto un encomio, non avviato un procedimento disciplinare.
Quanto a Vauro, poi, è semplicemente disgustoso che il suo allontanamento dalla trasmissione avvenga per effetto di una vignetta in cui, per quanto passi tempo a mirare e rimirare, non riesco a trovare nulla di irriguardoso nei confronti dei terremotati (ma nei confronti di chi ha improvvidamente proposto il piano casa, sì).

Veniamo al titolo del post.
Vedo che i miei timidi tentativi per smontare le menzogne riguardo ai 400 milioni di risparmio da referendum non hanno sortito effetto alcuno (e, confesso, me l'aspettavo!). Credo quindi che si andrà a votare insieme alle europee, dato che ormai le pressioni sono divenute irresistibili, con conseguente raggiungimento del quorum, e che in tal caso i sì siano destinati a vincere.
Credete veramente che dare la maggioranza assoluta dei voti al partito del Presidente Berlusconi sia una bella idea? Io credo di no, e credo che quella dell'editto bulgaro di Santoro (e del nuovo editto abruzzese di Vauro) sarà robetta, in confronto a quanto potrà fare una volta ottenuto il controllo del Parlamento.
E, tanto per chiarezza, credo pure che anche la prospettiva che la maggioranza assoluta possa andare a Franceschini, o a un suo epigono, non muti di un millimetro il giudizio. Primo, perché è del tutto irragionevole supporre che Franceschini possa vicere; secondo, perché dare pieni poteri a chi ci sta più simpatico non è in alcun modo più democratico, bensì al limite solo più furbo.
E i furbi, come ci insegna D'Alema, fanno sempre una fine meschina.

aggiornamento: sul blog di .mau. il link alle vignette irriguardose (quelle sì!).

3 commenti:

Felice ha detto...

A proposito di offesa al sentimento religioso del paese, oggi a “La vita in diretta” su rai 1 è andata in onda, tra un pettegolezzo e un aggiornamento sull’ultimo stupro, la telecronaca in diretta del battesimo della figlia della show-girl (?) Carmen Di Pietro.

Alcune domande sorgono spontanee:

- A quale imprescindibile esigenza di cronaca risponde tale scelta informativa, compiuta dalla rete ammiraglia del servizio pubblico?
- Quanto danaro pubblico è costata questa preziosa esclusiva (in tempi di collette, sms e 5 per mille a favore dei terremotati)?
- Ma soprattutto: nessun credente che si senta offeso nel suo sentimento religioso da questa spettacolarizzazione/commercializzazione di un sacramento? Il Papa, Bagnasco, l’Osservatore Romano, la Binetti ecc. ecc. non hanno nulla da dire?

Ciao

Giacomo Cariello ha detto...

Personalmente, ho visto la puntata di Annozero e francamente penso di poter dire che Santoro ce l'ha messa tutta per portare avanti un discorso serio sulla "mancata prevenzione".
Quanto a Vauro, sono uno di quelli che ha sostenuto la libertà di espressione dei vignettisti attaccati dal mondo arabo per le vignette su Maometto, quindi sapete come la penso, tuttavia devo far notare che a differenza del classico "momento Vauro", mentre mostrava le vignette sul terremoto in studio non volava una mosca e devo ammettere che c'era ben poca voglia di ridere, anzi erano proprio pugni nello stomaco senza i guantoni.
Forse, ma è solo un'opinione personale, sarebbe stata più azzeccata una trovata a sfondo non satirico, come quella che realizzò durante la puntata sul tema della guerra in Palestina.

m.fisk ha detto...

Secondo me il punto è proprio questo: quella vignetta non deve far ridere, bensì riflettere. Se satira è qualcosa che deve far ridere, o sorridere, allora quella non è sicuramente satira; ciò non toglie che mi sembri centri l'argomento (quello della spaventosa coincidenza tra un piano casa predisposto in spregio a tutte le normative, anche antisismiche, e il sisma).
Ne parlo anche nel commento a questo post.

 

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