lunedì 27 aprile 2009

Manifesti elettorali

Sabato 25 aprile non sono potuto andare in manifestazione a fischiare Formigoni, perché Nichita non me l'avrebbe permesso (l'ho portato quand'era piccolo e spero che lo porterò quando sarà un po' più grandicello, ma a quest'età proprio con le manifestazioni non c'entra nulla).
Abbiamo perciò fatto un giro in bici e, strada facendo, mi sono goduto un po' di propaganda elettorale che adorna le strade cittadine.

Mi piacerebbe aver da dire qualcosa sulla sinistra, almeno di questi tempi in cui sarebbe ora, se qualcuno esiste, di farsi sentire. Purtroppo l'unica cosa che ho potuto notare è la ricomparsa dei manifesti blu "VOTA COMUNISTA" con il simbolo della bandiera rossa con falce e martello sulla bandiera italiana. Quelli che ho sempre visto, ad ogni elezione, finché Occhetto non si è inventato il partito con la quercia della strada per Capalbio.
Bene l'operazione nostalgia; diciamo che non credo sia una strategia efficace, ecco, ma staremo a vedere. Quanto all'altra forza di sinistra, ancora non ne ho inteso il nome: mi piacerebbe esser fiducioso ma non vedo come.

Veniamo al PD, che almeno c'è qualcosa da dire.
Alla Provincia di Milano c'è Penati, che ha affittato un'enorme quantità di spazi. Ad occhio il 60% parla di sicurezza ed il 40% di altri argomenti (la crisi, il lavoro, etc.).
Per avere una conferma a questa impressione sono anche andato sul sito del Penati, dove campeggia una nuvola semantica (o come diavolo si chiama) che riproduco qui a fianco, e che mi sembra sufficientemente eloquente, dacché la parola "sicurezza" è più grande di "Filippo Penati".

Per quanto concerne i manifesti "istituzionali" del PD, ne ho visto qualcuno a effetto spinta, ma pochi.
Quello che si vede dappertutto (l'ho cercato in rete, ma non l'ho trovato) è un manifesto con la foto B/N di una giovane ragazza, e uno slogan tracciato a mano, tipo gessetto su lavagna, del tipo "Sicurezza: più agenti per le strade".
A quanto ho capito questo è uno solo di una serie di manifesti che dovrebbero affrontare ciascuno un tema diverso.
Ciascuno un tema diverso: ma io un solo tema ho visto, ed è quello della sicurezza. Tema inesistente, che esiste solo nell'universo puramente mediatico del cortocircuito informazione-umori-sondaggi-palazzo-dichiarazioni-informazione-..., e che oltretutto, mi sia consentito il francesismo, non c'entra una fava con le elezioni europee.

Non che me ne importi granché, dato che tanto questa tornata non mi vedrà andare al seggio, ma, dico io: possibile non aver ancora capito che puntare sulla sicurezza fa vincere gli altri?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non li capisco questi teorici del "bisogna fare come lui". Perché le vittorie di B. nascono innanzitutto dall'avere scelto un tipo di terreno mediatico-politico e dall'averci tirato dentro una buona parte di italiani, che infatti lo votano.
Io sarei qui a dire che bisogna assolutamente NON fare come lui; e provare a tirarlo su un terreno di scontro politico in cui lui perda. E ce ne sono molti, altroché. Dall'evasione fiscale alle battaglie per gli elementari diritti civili. Ma io non conto una fava, in ossequio ai francesismi.

m.fisk ha detto...

Gli è che Berlusconi (io lo scrivo per esteso, il nome, per evitare la sindrome di Ruteltroni) ha tirato dentro una buona parte di italiani e un'ottima parte di avversari politici.
Francescini sembrava non aver subito il fascino della Medusa, ma mi pare stia tornando alla normalità.

Anonimo ha detto...

Ciao, sono nuovo, e sono arrivato cercando altro...
Io a sto giro ho deciso che voterò la lista civica che sostiene Penati (quella di www.listapenati.it tanto per intenderci). Ci sono insegnanti, manager, traduttori, giornalisti... e il mitico Philippe Daverio! Mi sembra tutta gente in gamba

 

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