martedì 17 marzo 2009

L'arte di argomentare

E' da tempo che cerco di limitare le mie esternazioni sia sul PD che sugli esegeti del PD, ma oggi non riesco proprio a farne a meno.

Un gruppo di pesone che fanno parte del PD, come hanno tenuto a sottolineare nelle firme, ha redatto un manifesto (esternazione, imprecazione o come diavolo volete chiamarla).
Gente d'importanza, come Sofri, Civati (nientemeno che candidato dei blogger alla guida del partito), Cuperlo, Majorino...
Per taluno la cosa non è del resto nuova, come io stesso commentavo in questo post.

Pure questa volta la forma scelta è quella di un appello (usiamo questo termine volutamente generico) lanciato nell'etere un po' come un messaggio in una bottiglia.
Che si propongono, questi signori?
riteniamo importantissimo che la scelta delle candidature del Partito Democratico avvenga sulla base di criteri nuovi che privilegino la costruzione di una classe politica motivata e le competenze internazionali e aggiornate dei candidati rispetto ai longevi curriculum istituzionali di rappresentanti già carichi di responsabilità.
A parte il latinorum (a Scorfano si sarà drizzato un capello, e con ragione), praticamente il significato è: largo ai giovani. Concetto giustissimo, per carità; ma si può dirlo in modo più diretto, non trovate?

La cosa bella è l'elencazione delle ragioni che stanno dietro a questa dirompente proposta:
Il Parlamento Europeo ha bisogno di persone attente alla modernità e ai cambiamenti internazionali, per le quali il futuro e non il passato sia un elemento decisivo della propria prospettiva politica.
Vale a dire: troviamo gente giovane (a ridaje!) che si impegni, mica i soliti uomini di facciata!

Dopodiché:
Le elezioni europee attraggono per la natura dell’istituzione un voto di opinione e appartenenza, più che un’adesione a politiche definite o personalità specifiche.
Che, a casa mia, vuol dire: la gente qui vota il partito, delle persone non gliene frega niente a nessuno.

come le due cose possano andare d'accordo l'una con l'altra, è un mistero che credo sarà difficle spiegare.

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